L’ultimo scontro scontro che vede come protagonisti i principali produttori di tecnologia mobile termina con un notevole vantaggio di Apple sulla casa di produzione coreana. Inizia oggi però un nuovo round dell’epica battaglia per i brevetti utilizzati nei loro device.
In questo nuovo round, Apple manterrà una linea di attacco / difesa simile a quella utilizzata durante il primo scontro poiché, essendone uscita vincitrice, vede in tale linea guida una modalità vincente. La strategia di Samsung, invece, punterà a de-costruire i prodotti Apple in modo da poter continuare a utilizzare liberamente le funzioni che sono al centro della discussione brevetti.
Durante la prima causa del 2011, Apple chiedeva giustizia per 3 brevetti di tecnologia e 4 brevetti basati sul design dei suoi device. La carta vincente che fece guadagnare la vittoria ai legali di Cupertino è un documento in cui i dirigenti Samsung chiedevano esplicitamente ai suoi ingegneri di ispirarsi ai prodotti Apple durante l’elaborazione dei nuovi device.
Anche Samsung da parte sua presentò dei brevetti accusando Apple di plagio, tale accusa però non trovò basi di appoggio poiché i materiali presentati riguardavano più concetti tecnici che invenzioni vere e proprie.
Nel nuovo capitolo dell’epopea, Apple presenta 5 brevetti di tecnologia alla corte urlando il plagio di Samsung che li avrebbe deliberatamente utilizzati risparmiando così ingenti fondi in ricerca e sviluppo.
Tali brevetti vertono sui seguenti argomenti:
- La funzione “Slide to unlock“
- La correzione automatica e il suggerimento in controllo ortografico
- La ricerca di elementi all’interno del dispositivo
- La sincronizzazione mobile device – pc
- Collegamenti rapidi automatici (Apple Data Detector) come ad esempio il riconoscimento automatico di numeri telefonici e indirizzi email
Apple ha quindi due obiettivi:
- Dimostrare il duro lavoro del team Apple nel differenziare i suoi prodotti dal resto del mercato
- Convincere la giuria che Samsung deve ad Apple anni di ricerca e sviluppo
Non avendo riscosso successo con le precedenti strategie difensive, Samsung mirerà a convincere la giuria che i danni richiesti da Apple superano di gran lunga il valore intrinseco dei brevetti.
La differenza nei due modi di condurre la battaglia è enfatizzata anche dalle richieste finali: Apple infatti richiede 2 miliardi di dollari di danni mentre Samsung solo 7 milioni.
Chi avrà la meglio in questa seconda fase?
Via | Appleinsider
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