Non sono in pochi a lamentarsi della semplicità con la quale si possono spendere fior di quattrini tramite gli acquisti in-App, soprattutto se lasciamo il dispositivo a nostro figlio/nipote per qualche minuto. Esistono già dei sistemi per bloccarli, limitarli e gestirli al meglio, ma ora Apple è costretta a modificare la modalità di acquisto e fatturazione per risolvere la denuncia della Federal Trade Commission oltre a risarcire gli acquisti non autorizzati.
La denuncia della Federal Trade Commission prevede che Apple cambi il modo in cui vende e fattura gli acquisti in-App. Senza scendere nei dettagli della sentenza della FTC, che potete leggere integralmente cliccando qui, Apple si impegna a rendere il processo dell’acquisto in-App più consapevole e controllato.
Gli utenti saranno invitati a prendere visione e confermare l’accettazione dei termini specifici per gli acquisti in-App, inoltre le nuove misure dovrebbe evitare acquisti non autorizzati dal proprietario dell’account (come nel caso genitore-figlio) o almeno limitarli rispetto alla situazione attuale.
Leggendo il documento della FTC non sembrano modifiche semplici, per intenderci: non basterà far firmare un nuovo contratto agli utenti al primo acquisto; piuttosto sarà necessario modificare le dinamiche dell’acquisto ed il termine è il 31 marzo.
Tim Cook in una nota agli impiegati ha scritto che la società non aveva altra scelta.
Inoltre come si può leggere nel secondo “ordine” emanato dalla FTC, Apple dovrà provvedere ad un pronto e completo risarcimento per gli acquisti in-App accidentali o non autorizzati che rispettano determinate condizioni.
Apple ha 30 giorni per rimborsare una cifra non inferiore a 32’500’000 dollari e se il rimborso totale sarà inferiore a questa cifra, la differenza dovrà essere conferita alla FTC entro altri 45 giorni.
Naturalmente questo riguarda solo gli Stati Uniti. Il testo completo lo trovate qui.
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