La nuova tendenza nel settore degli smartphone è quella degli schermi ricurvi che si ottengono grazie alle nuove tecnologie in ambito di display OLED. Molti sono scettici sull’utilità di questi display, ma DisplayMate chiarisce ogni dubbio.
Negli scorsi giorni vi abbiamo parlato di due nuovi smartphone che verranno immessi, per ora, solo nel mercato coreano: Samsung Galaxy Round e LG G Flex. I due dispositivi sono entrambi accomunati dal display, leggermente ricurvo su se stesso, il primo verticalmente mentre il secondo orizzontalmente.
La prima cosa che ci si chiede vedendo queste immagini è: ma a che cosa serve un display curvo? DisplayMate cerca di fare chiarezza, facendo capire che non è solo un’operazione di marketing perché questa nuova tecnologia porta con se alcuni vantaggi tangibili.
Il primo vantaggio che si ha utilizzando uno smartphone con display curvo è quello di godere di maggiore visibilità all’esterno o comunque in ambienti molto luminosi. Grazie a questa strana forma ricurva vi è meno luce riflessa e perciò risulta più facile leggere rispetto ad uno schermo completamente piatto.
Il secondo vantaggio è l’ingrandimento di ciò che lo schermo riflette. Uno schermo piatto può comportarsi come uno specchio, ma lo schermo ricurvo del Galaxy Round, ad esempio, ingrandisce di due volte il viso che vi è riflesso quando lo utilizziamo. In questo modo il riflesso del viso ricopre lo schermo, non vi è il disturbo delle fonti di luce che si trovano dietro di noi.
Tutto ciò si traduce in una maggiore durata della batteria perché non siamo costretti ad aumentare al massimo la luminosità del display quando ci troviamo in ambienti particolarmente illuminati.
Vi convincono queste ragioni? A me sinceramente non moltissimo, ma riservo il mio giudizio quando riuscirò a provare in prima persona uno di questi smartphone. Difficilmente credo però che Apple utilizzerà questa tecnologia nei prossimi iPhone.
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