La notizia viene da Brian White (analista di Cantor Fitzgerald) che spiega come l’iWatch non sarà solo un “semplice” smartwatch indossabile con svariate funzioni, ma anche un’utilissimo telecomando per la domotica.
Per chi non lo sapesse, domotica deriva dall’unione delle parole domus (che in latino significa “casa”) e robotica, ed è la scienza interdisciplinare che si occupa dello studio delle tecnologie atte a migliorare la qualità della vita nella casa e più in generale negli ambienti antropizzati (Fonte Wikipedia).
L’opinione del buon Brian si basa sulla dichiarazione fatta da un fornitore della casa di Cupertino, cioè:
“Come fornitore di Apple, il nostro contatto ci ha fornito alcuni dettagli dell’iWatch e ha descritto questo dispositivo più che un’estensione dell’iPhone come un mezzo per permettere agli utenti di controllare la loro casa (ad esempio il riscaldamento, il condizionamento, l’audio, il video, etc…)“
Ciò significa che l’iWatch potrebbe consentire agli utenti di controllare varie funzioni all’interno delle loro case. Una funzionalità che rispecchia gli attuali sistemi di Philips e Nest che permettono agli utenti di controllare l’illuminazione e la temperatura da semplici comandi sui loro dispositivi.
Tuttavia, poiché tali servizi richiedono accessori “nuovi”, ciò potrebbe costringere Apple a produrli direttamente o concedere qualche licenza a terzi (come quella per l’AirPlay, ad esempio). Secondo l’analista inoltre il prossimo anno arriveranno i due modelli di iWatch, uno da 1,3 pollici ed uno da 1,6 pollici con risoluzione 320×320 pixel e schermi AMOLED.
Via | Macrumors
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