La USPTO avrebbe pubblicato un nuovo brevetto di Apple riguardo l’utilizzo dell’NFC nei dispositivi mobile – e non – della società per il trasferimento di dati, alla stregua della tecnologia S-Beam, integrata su alcuni modelli di Samsung Galaxy.
Una grossa mancanza di iPhone 5 è l’assenza del modulo NFC per il trasferimento di dati o per la sincronizzazione fra due dispositivi per i motivi più disparati. Si tratta di una feature che avrebbe potuto aprire un ventaglio enorme di possibilità all’interno dello smartphone, ormai utilizzata da tantissime proposte della concorrenza.
Il brevetto pubblicato dalla USPTO nelle scorse ore ed attribuito ad Apple si chiama “System and method for simplified data transfer” e nelle sue lunghissime 84 pagine si legge dell’uso di un modulo NFC integrato nei dispositivi per fare in modo che questi si colleghino per il trasferimento di dati ed informazioni.
Si tratta di un’apertura nei confronti della tecnologia da parte della società di Cupertino che dimostra come probabilmente questa manca sul suo attuale top di gamma più per un ritardo nella produzione che una volontà vera e propria, che potrebbe portare all’introduzione del modulo nei dispositivi futuri di Apple.
Un metodo per eseguire il trasferimento di dati può includere la connessione utilizzando la tecnologia Near Field Communication (NFC) fra due dispositivi. Inoltre, i dati associati alle applicazioni su uno dei due dispositivi possono essere salvati e trasferiti all’altro. Il trasferimento dei dati può avvenire tramite protocollo peer-to-peer e non unicamente attraverso l’NFC.
L’NFC viene utilizzato come metodo di sincronizzazione fra i due dispositivi, che possono essere computer desktop, tablet o smartphone, mentre poi vengono utilizzate le tradizionali tecnologie disponibili per perfezionare il trasferimento, come il Wi-Fi o il Bluetooth.
Tecnologie simili si trovano già sui dispositivi della concorrenza, e non è chiaro se Apple voglia di fatto intraprendere questa strada o affidarsi definitivamente al cloud, come compiuto negli ultimi anni. Di certo un brevetto di questo tipo mostra una sorta di apertura della società nei confronti di questa specifica tecnologia.
Tony Fadell (conosciuto come il nonno dell’iPod) è fra gli inventori del brevetto, assieme a Michael Rosenblatt, Gloria Lin, Amir Mahood Mikhak, Taido Lantz Nakajima, Sean Anthony Mayo ed Andrew Hodge.
Via | AppleInsider
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