Tutti voi ricorderete le voci riguardanti la possibile fusione tra Telecom Italia ed H3G, rispettivamente il primo ed il quarto operatore nazionale per numero di clienti. Probabilmente però, in base alle ultime indiscrezioni, l’accordo non c’è e sembrerebbe sempre più difficile trovarne uno. Si parla invece di scorporo di Telecom Italia in modo da contenere i costi.
Hutchison Whampoa è il gruppo cinese che opera in Italia nel campo delle telecomunicazioni col marchio H3G ed al momento è classificato il quarto operatore per importanza sul suolo nazionale. Il mese scorso il gruppo espresse la volontà di voler acquistare la maggioranza delle azioni di Telecom Italia (precisamente il 29,9%), in modo tale da poter fondere le due società.
Questa operazione sta però diventando molto difficile, in quanto Hutchison Whampoa è interessata al solo reparto mobile (e quindi a TIM), mentre Telecom Italia è un’azienda unica e (apparentemente) indivisibile.
Per poter fare una fusione serve quindi che Telecom Italia pratichi uno scorporo della rete, in modo da dividere il mobile dal fisso. Mentre il management di Telecom Italia vorrebbe instaurare un accordo con H3G, Hutchison Whampoa prende invece tempo evitando di dare risposte certe al gruppo italiano.
Telecom Italia si trova però in un momento davvero molto delicato: la rete fissa ha portato ad un calo importante degli utili e quindi la società deve trovare in fretta un modo per rialzarsi. Secondo alcune fonti, lo scenario più probabile sarà il seguente: Telecom Italia verrà scorporata in due società distinte, le quali si occuperanno distintamente del fisso e del mobile. In seguito verranno vendute alcune partecipazioni societarie della rete fissa (la quale ha un valore di circa 12-15 miliardi di Euro). In questo modo Telecom sarà proprietaria di TIM Italia e di TIM Brasile e controllerà parte delle attività sulla rete fissa.
La situazione è al momento bloccata e nel prossimo consiglio d’amministrazione che si terrà il 23 Maggio, Telecom Italia procederà nell’esplorazione dei vari scenari che si potranno prospettare per il futuro, in attesa di risposte certe dal gruppo cinese o di altre proposte degli investitori.
Via | Reuters
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