I cuori teneri di tutto il mondo saranno molto felici della notizia riguardante gli accordi presi tra Apple e Foxconn. Le due aziende stanno lavorando insieme per rendere migliori le condizioni di lavoro dei dipendenti nelle fabbriche cinesi. Ma paradossalmente c’è un gruppo di persone che non è poi così soddisfatto per la riduzione dell’orario di lavoro: i lavoratori stessi.
I dipendenti Foxconn intervistati da Reuters sono preoccupati per la riduzione delle opportunità di lavoro straordinario. L’orario di lavoro sarà infatti ridotto a 49 ore settimanali, compresi gli straordinari, e gli operai sono a dir poco adirati.
Chen Yamei, a 25 anni, operaio presso lo stabilimento Foxconn, ha dichiarato ai micorfoni di Reuters: “Ci è appena stato detto che possiamo lavorare solo per un massimo di 36 ore mensili di lavoro straordinario. Io vi dico, molti di noi sono scontenti di questo. Noi pensiamo che 60 ore di straordinario al mese sarebbero ragionevoli e che 36 ore sarebbero troppo poche”.
Gran parte delle preoccupazione dei lavoratori deriva dal fatto che essi non credono a Foxconn quando promette che meno ora lavorative non voglia dire meno soldi. I dipendenti saranno pagati lo stesso per meno ore, si dice.
Una cosa è certa. Mentre le condizioni di lavoro devono essere certamente migliorate in Cina, sarebbe forse il caso di chiedere il parere delle persone interessate nel momento in cui si prendono questo tipo di decisioni. Decidere cosa è meglio per le persone, giudicando con i nostri parametri un paese con una cultura completamente diversa, sa un po’ di paternalismo gratuito. La priorità assoluta, a mio modesto avviso, deve essere quella di garantire ai lavoratori le migliori condizioni lavorative, evitare fenomeni di sfruttamento, fare in modo che i lavoratori possano lavorare in sicurezza e senza rischiare la propria salute.
Via | CultofMac
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