In seguito alle informazioni che erano state divulgate riguardo al codice sviluppato da Google, che permetteva di eludere i termini della privacy di Safari e controllare la cronologia della navigazione degli utilizzatori, molti utenti stanno iniziando a mettere in discussione le tattiche di Big G, considerate poco corrette.
Infatti, in queste ore, un uomo dell’Illinois ha citato in giudizio Google Inc. in una corte del Delaware. Queste sono le accuse rivolte dagli avvocati dell’uomo:
Google, il più grande broswer di ricerca su Internet del mondo, ha volutamente eluso le impostazioni della privacy di Safari, primario Web browser dei prodotti Apple come iPhone ed iPad, utilizzato appunto dal nostro cliente.
Il codice di Google ha ingannato Safari, e su questo non c’è alcun dubbio. Un motivo in più per pensare alla cattiva fede di Google è che il codice sia stato immediatamente disattivato dopo la relazione scritta dal Wall Street Journal.
La domanda principale è perché Google cerca di tracciare le ricerche internet degli utenti? La risposta più scontata è che tramite il codice di monitoraggio, l’azienda abbia potuto percepire informazioni importantissime sui clienti, cercando poi di presentare loro un mercato migliore a seconda del target, consentendo ad inserzionisti e pubblicitari di avere più probabilità di vendite.
L’uomo dell’Illinois ha presentato la causa in nome di tutti gli utenti “le cui impostazioni di privacy di default sul browser web prodotto da Apple, noto come Safari, sono stati sapientemente aggirate da Google”.
Seguiremo gli sviluppi della causa per sapere chi la spunterà.
Via | iDownloadBlog
Leggi o Aggiungi Commenti