Da domani Torino sarà la prima città italiana a sperimentare la tecnologia LTE, Long Term Evolution, meglio conosciuta sotto il nome di 4G. La rete mobile di nuova generazione, con specifiche da capogiro, sarà sperimentata da TIM nel capoluogo piemontese con ampie dimostrazioni pubbliche, mentre Vodafone annuncia che farà lo stesso, ma negli stadi!
Per quanto riguarda Telecom Italia, con la sua succursale mobile TIM, comincerà domani le sperimentazioni che avranno, più che un significato tecnico, un risvolto soprattutto pubblicitario. L’ultrabroadband mobile della compagnia italiana sarà infatti disponibile al pubblico attraverso il punto vendita TIM di Via Lagrange 20.
All’interno di questo saranno disponibili postazioni PC aperte al pubblico con chiavette compatibili LTE già configurate, di modo da poter far assaporare all’utenza consumer le strabilianti caratteristiche della tecnologia: streaming video HD, navigazione senza problemi, download di grandi dimensioni e contenuti on demand non saranno un problema per questo 4G che arriva, in linea teorica, alle ragguardevoli performance di 100Mbit/s in download e 50Mbit/s in upload, quasi cinque volte tanto le cifre che garantisce l’attuale standard UMTS.
L’iniziativa, comunque, avrà un’estensione temporale abbastanza limitata, con una data di fine prevista per il 22 febbraio 2012. Durante questo periodo tutte le parti coinvolte nel settore delle telecomunicazioni, da TIM stessa passando per i produttori dei terminali come Apple, contano di attirare la massima curiosità sul progetto.
«L’iniziativa si inserisce nell’ambito del piano di sviluppo nazionale della rete mobile di nuova generazione per la quale Telecom Italia ha investito 1 miliardo e 260 milioni di euro per l’acquisizione delle frequenze a 800, 1800 e 2600 MHz, confermando in questo modo la volontà dell’azienda di realizzare reti sempre più moderne e in grado di offrire nuovi servizi tecnologicamente evoluti che rispondono alle esigenze dei cittadini e alla crescente quantità di traffico generata da cellulari, chiavette, smartphone e tablet. L’avvio di questa fase, che anticipa il lancio commerciale dei servizi basati sulla tecnologia LTE, giunge a conclusione di un percorso che ha visto Telecom Italia impegnata, già dalla fine del 2009, nello sviluppo della nuova rete ultrabroadband e protagonista della prima sperimentazione sul campo a livello mondiale proprio a Torino, città dove ha sede il TILab, il centro di sviluppo e ricerca del Gruppo. Nel corso del 2010 e del 2011 il progetto LTE è proseguito con una serie di test che hanno consentito di mettere a punto le soluzioni tecnologiche e l’interoperabilità tra i diversi elementi di rete.».
Dall’altra parte abbiamo invece Vodafone Italia, che ha annunciato parimenti che attiverà programmi di sperimentazioni in tutta la Nazione. L’area coperta da inizio marzo sarà quella del nuovissimo Juventus Stadium, sempre a Torino. Entro la fine dello stesso mese, poi, l’operatore in rosso promette di completare la copertura presso tutti i principali stadi italiani con la differenza che, al contrario di TIM, a poter provare la tecnologia in anteprima sarà un gruppo di clienti selezionati:
«In questa prima fase – dichiara Vodafone – il servizio sarà testato durante tutti i principali eventi calcistici della stagione da gruppi selezionati di clienti (utenza amica), ai quali Vodafone darà la possibilità di accedere gratuitamente alla connessione super veloce per verificarne sul campo le potenzialità. Un’anteprima assoluta, che rappresenta il primo passo di Vodafone verso l’innovazione 4G. In una fase successiva, ma sempre entro marzo, LTE verrà estesa ai principali impianti calcistici italiani.
Anche se non è pubblica alcuna data di “inizio delle operazioni” da parte dei gestori italiani, si presume che i player Telecom, Vodafone e 3 possano partire con relative offerte già entro la fine di quest’anno. Ovviamente, considerando che ancora la copertura 3G è spesso lacunosa in parti della Penisola difficili da raggiungere, la premura degli operatori sarà quella di concentrarsi su bacini con molte utenze e il maggior numero possibile di potenziali clienti, leggasi grandi città.
Altro aspetto da non sottovalutare è quello della disponibilità di prodotti effettivamente capaci di utilizzare la nuova tecnologia: mentre negli USA, ad esempio, LTE è ormai una realtà, nel nostro Paese non si è ancora innescato, per ovvie ragioni, quel circolo virtuoso tra fornitori di prodotti e di connettività.
Speriamo, comunque, che la situazione possa cambiare a breve, e Apple potrebbe avere un ruolo determinante all’interno di questo scenario: iPad 3, si vocifera, potrebbe avere LTE.
Che ne pensate, ce la farà LTE a trionfare dove UMTS ha fallito?
Per i nostri lettori torinesi, infine: andrete a dare un’occhiata? Fateci sapere!
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