Samsung potrebbe ricevere un duro colpo nella battaglia legale che la vede contrapposta ad Apple in Europa: la Commissione Europea ha avviato un’indagine sulle pratiche della coreana, che sembra non rispettare gli accordi presi in precedenza.
Siamo dunque a un altro capitolo della storia infinita che vede i due giganti contrapposti ma, stavolta, ad essere protagonista è un’istituzione europea. In particolare, l’Antitrust vuole assicurarsi che Samsung non abbia infranto le promesse fatte all’ETSI (European Telecommunications Standards Institute) nel 1998. In quella lontana data il colosso dell’elettronica aveva assicurato che avrebbe concesso i suoi brevetti telefonici ai concorrenti per tariffe “giuste, ragionevoli e non discriminatorie” (FRAND).
L’infrazione potrebbe essersi verificata nell’ultima offensiva legale di Samsung contro Apple, che vede come oggetto della questione proprio dei brevetti legati alla tecnologia 3G.
Se le ipotesi dell’Antitrust dovessero rivelarsi corrette, tutta la strategia che Samsung sta portando avanti in Europa potrebbe venire compromessa: la compagnia ha precedentemente dichiarato come iPhone 4S, assieme a dispositivi precedenti della Mela, stesse violando brevetti di sua appartenenza ma, secondo le regole FRAND, non è consentito fare causa se c’è una richiesta di accordo ragionevole. Una corte olandese ha, a questo proposito, rivelato per errore che Samsung chiede il 2,4 percento su ogni chip che viola i suoi brevetti, il che potrebbe essere troppo.
A favore di Apple c’è poi il fatto, evidenziato con successo in diverse corti, che Samsung tentava di ottenere un doppio guadagno dalla sua proprietà intellettuale, chiedendo royalties sia al produttore dei chip, Qualcomm, che all’assemblatore del prodotto finito, cioè Apple stessa.
Nessun commento dalle parti, ma siamo sicuri che la risposta di Samsung non tarderà ad arrivare.
Via | Electronista
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