Google è stata recentemente coinvolta in una guerra all’ultima offerta per più di 6.000 brevetti depositati da Nortel. Purtroppo, per il gigante delle ricerche su web c’è stato poco da fare. E c’è da aspettarselo quando contro si ha un gruppo composto da Apple, Microsoft, Research in Motion, Ericsson, Sony, ed EMC che si sono uniti per un’offerta da 4,5 miliardi dollari.
Un post sul blog ufficiale di Google, scritto lo scorso aprile dal Senior Vice President e General Counsel di Google Kent Walker, metteva in luce la “riforma dei brevetti” e la necessità da parte della società di difendersi costruendo un portfolio di brevetti formidabile. La decisione di Google di portare avanti la faccenda Nortel è basata in parte sulla possibilità di creare un “disincentivo per le altre aziende di citare in giudizio Google”.
Nonostante l’insuccesso nell’asta per la proprietà intellettuale, la società di Larry Page ha registrato l’assegnazione di 1.030 brevetti rilasciati da IBM che coprono un’ampia gamma di tematiche: dalla fabbricazione all’architettura dei chip di memoria e microprocessori, ad altre aree di architettura del computer come server e router.
Questo acquisto rappresenta una grande partenza verso la costruzione di un importante portfolio di brevetti. Resta da capire se tutte queste società che si fanno guerra pensano di concentrarsi anche sulla ricerca e portare avanti nuove innovazioni o se preferiscono arricchire la propria gamma di brevetti e proprietà intellettuali.
Via | BGR
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