Nel corso degli ultimi mesi, praticamente dall’inizio dell’anno scorso, abbiamo visto nascere contenziosi tra giganti tecnologici con la posta in gioco sempre più alta in una battaglia per la crescita e la supremazia nel settore mobile. Anche se Apple non ha citato in giudizio Acer, il presidente JT Wang, ha ritenuto opportuno richiamare l’attenzione su una possibile violazione di brevetto da parte di Apple, aggiungendo che è pronto a combattere in quella che definisce “la guerra dei brevetti”.
DigiTimes riporta che:
Così come le cause brevettuali di Apple contro HTC hanno creato preoccupazione tra gli osservatori di mercato, e hanno anche fortemente influenzato il prezzo delle azioni di HTC, Wang ha sottolineato che il giocatore che ha iniziato la guerra dei brevetti vuole sia il denaro che l’influenza sul mercato ed è pronta a tutto per fare businnes.
Il suo commento è in linea con la scandalosa affermazione di Eric Schmidt che in settimana aveva citato in giudizio Apple accusandola di gelosia e mancanza di innovazione. All’inizio di quest’anno, l’ex amministratore delegato nonché presidente di Acer, Gianfranco Lanci, si è dimesso a causa dell’incapacità nell’affrontare la supremazia dell’iPad. Una ricerca di mercato portata avanti da Strategy Analytics ha anche messo in evidenza che i tablet Android hanno conquistato il 30% del mercato nel mese di giugno, questo dato si basa sulle spedizioni e non sulle effettive vendite ai consumatori.
Acer è tra i sostenitori di Android ed è in trepidante attesa per l’esito delle sentenze riguardo le accuse di violazione portate avanti da Apple. Già la società di Cupertino ha accusato HTC di violare fino a venti brevetti relativi all’iPhone e ha già vinto la causa per due dei venti brevetti. Se i commissari dell’ITC (International Trade Commision) dovessero dare ragione ad Apple anche nei prossimi processi, questo metterebbe le basi per portare la casa californiana all’attacco di tante altre società che utilizzano brevetti made in Cupertino senza pagare le royalties. Questo infliggerebbe duri colpi ai margini di guadagno delle aziende accusate, oltre ad un innalzamento dei prezzi dei prodotti sotto violazione.
Via | 9to5Mac
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