In questi giorni non fanno che susseguirsi notizie sulle ormai note vicende dei brevetti Apple. La principale azienda presa di mira è Google e il suo sistema operativo mobile che infrangerebbe non solo alcuni brevetti di Cupertino ma anche qualcuno sui diritti di immagine della Microsoft. Dopo un lungo ininterpretabile silenzio, Eric Schmidt parla e va all’offensiva: “Apple è gelosa di noi e manca di innovazione”.
“Parla poco ma quando parla lascia il segno” potremmo dire. E in effetti è così. Eric Schmidt, ex membro del consiglio di amministrazione di Apple e attuale Chairman di Google, dopo un lungo periodo di silenzio è uscito allo scoperto alla conferenza sulla rivoluzione dell’universo mobile a Tokyo, attaccando Apple e in generale tutti i suoi “rivali” di mancanza di innovazione e gelosia nei confronti di Android. Il suo attacco potrebbe essere visto come un tentativo di influenzare la percezione del pubblico o semplicemente dettato dal forte nervosismo che aleggia nel settore in questo periodo:
La grande novità nel corso dell’anno passato è stata l’esplosione del mercato di smartphone Android, e questo significa che i nostri concorrenti stanno rispondendo. Non rispondono con l’innovazione, ma con azioni legali. Non abbiamo fatto niente di male e queste cause sono solo ispirate dal nostro successo.
Schmidt ha ribadito il fatturato dell’azienda di oltre 135 milioni di telefoni Android venduti dal 2008 e più di 550.000 attivazioni giornaliere che escludono tablet e cellulari non-smartphone. Ha detto inoltre che Google sosterrà HTC nella battaglia legale contro le accuse di Apple sui diritti d’autore non prendendone, tuttavia, parte attiva.
Che la pressione legale di Apple nasca dalla gelosia lascia non poche perplessità. I cinici potrebbero dire che il commento di Schmidt è il risultato di stress e frustrazione per il fatto che Microsoft e Apple emergono giorno dopo giorno come titolari di brevetti essenziali per il sistema operativo mobile di Google. La vittoria di Apple su HTC può confermare gli scenari che l’analista Mike Abramsky di RBC Capital Markets aveva dipinto sull’ulteriore riduzione dei margini di guadagno, già sottili, dei telefoni Andorid per il pagamento delle royalty a Microsoft e Apple.
Come se ciò non bastasse, Microsoft sta già prendendo i soldi da cinque produttori di dispositivi Android per la protezione dei brevetti, tra cui HTC che si dice paghi tra cinque e venti dollari per ogni telefono prodotto. Inoltre avrebbe preso di mira anche Samsung, per la riscossione di diritti d’autore per centinaia di milioni di dollari ogni anno. La società di Cupertino invece, in un suo comunicato, cita le parole del suo CEO Steve Jobs sulla querela ad HTC:
Siamo in grado di sederci e guardare i concorrenti rubare le nostre invenzioni brevettate, oppure possiamo fare qualcosa. Abbiamo deciso di fare qualcosa a riguardo. Noi pensiamo che la concorrenza è sana, ma i concorrenti devono creare la propria tecnologia originale, non rubare la nostra.
Ricordiamo che la battaglia legale tra Apple e HTC ha avuto un risvolto interessante lo scorso venerdì, con la sentenza dell’International Trade Commission (ITC) che ha stabilito la violazione di due brevetti detenuti da Apple. L’ITC, che ha il potere di risolvere le controversie commerciali e vietare le importazioni di prodotti che violano leggi e brevetti degli Stati Uniti, ha scoperto che HTC ha violato due brevetti legati alle tecnologie iPhone (brevetti USA n. 5946647 e 6343263). I commissari dell’agenzia decideranno entro la fine dell’anno se permettere o meno la commercializzazione di tali prodotti negli USA. Nel frattempo, gli investitori di HTC temono e il titolo ha già perso quasi il sette per cento nell’ultima settimana.
Via | 9to5Mac
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