La diatriba tra Microsoft ed Apple continua. Come saprete, la prima società si è opposta alla volontà di Apple di registrare il marchio App Store poichè ritenuto “troppo generico” per poter essere utilizzato in esclusvia. Oggi però la polemica continua, appellandosi addirittura alla dimensione del font utilizzato nelle documentazioni necessarie alla registrazione del nome.
Il primo scontro aveva avuto luogo qualche giorno fa, dopo che Cupertino aveva inoltrato la richiesta di registrare il marchio per il suo App Store, poichè il CCAE aveva mostrato che l’88% delle ricerche online con la parola “app store” indirizzavano proprio allo store online della Mela. Microsoft aveva subito espresso pubblicamente la propria contrarietà a riguardo, affermando che il termine in questione era troppo generico per poter essere oggetto di marchio. Dopo la secca risposta di Apple adesso assistiamo ad un altro colpo di scena.
Secondo l’azienda di Redmond infatti, Apple non avrebbe rispettato lo standard richiesto per la consegna dei documenti necessari all’approvazione di un marchio registrato. A causa delle 31 pagine, con un testo a detta della controparte troppo piccolo, la richiesta inoltrata dalla Mela dovrebbe considerarsi invalida. Il problema, in particolare, sarebbe l’abbondantemente superamento del limite di 25 pagine, con un testo di dimensione ad 11-punti. Tuttavia, secondo i bene informati, le pagine principali della documentazione sarebbero 25, ma a causa degli allegati richiesti, come ad esempio delle tabelle con dei contenuti e una lista con le diverse autorizzazioni, il totale sarebbe, appunto, di 31 pagine.
Dopo l’iniziativa intrapresa da Microsoft il Consiglio di Appello, con a capo Cheryl Butler, ha momentaneamente deciso di sospendere l’incontro in attesa di avere l’opportunità di fare maggiore chiarezza sulla questione. Vi terremo aggiornati sulla vicenda.
Via | Electronista
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