La riunione che si svolgerà questa sera servirà agli azionisti e ai principali gruppi che tutelano gli interessi degli investitori, per chiedere al management di svelare i piani di successione di Jobs.
AGGIORNAMENTO: Come avevamo già preannunciato nell’articolo, la riunione si è conclusa e la richiesta è stata respinta. Attendiamo dunque, nei prossimi mese, diverse speculazioni su chi sarà il successore di Steve Jobs.
Questa sera è stata indetta una riunione degli azionisti, alla quale parteciperanno anche i principali gruppi che tutelano i loro interessi. Tra gli ordini del giorno vi è la richiesta di maggiori dettagli e informazioni precise sulle strategie che l’azienda ha intenzione di perseguire per la successione di Steve Jobs.
La riunione, che si terrà alle 19 ore italiana, rappresenta la prima occasione ufficiale per gli investitori e azionisti per interrogare la dirigenza Apple, dopo la comunicazione del 17 Gennaio scorso in cui si ufficializzava l’assenza per malattia di Steve Jobs. Secondo quanto riportato da Bloomberg, così come sostengono anche diversi esperti, la dirigenza respingerà ai voti la richiesta, sostenendo la propria posizione con il buon andamento delle azioni sotto la dirigenza Cook. Il motivo principale di questa scelta è legato ai timori di possibili manovre da parte della concorrenza. Infatti l’opinione prevalente all’interno del consiglio di amministrazione è che se fossero resi noti i nomi dei possibili successori, le altre aziende inizierebbero una pericolosa campagna di acquisto di dirigenti dalla Mela.
Tuttavia è anche opportuno sottolineare che la richiesta di diffusione di una piani di successione è stata sostenuta dal Laborer’s International Union of North America, associazione che tutela circa 500mila membri per gli investimenti, che ammontano a 34 miliardi di dollari, in azioni Apple, oltre ovviamente all’Istitutional Shareholder Services, un’associazione che consiglia e tutela gli interessi degli azioni statunitensi.
La richiesta di maggior chiarezza sui piani di successione sarebbe obbligatoria nel caso in cui il valore delle azioni avesse subito una rilevante perdita, durante il periodo di assenza del fondatore della Mela Morsicata. Tuttavia ciò non è accaduto e secondo Marshall, considerando l’andamento recente del titolo e l’incremento del 67% del valore da quando Cook ha preso le redini del comando, la richiesta verrà respinta.
Via | Macitynet
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